Uno

1446 Palabras
Uno Jo Avverto una fitta di felicità al cuore vedendo mio fratello, Daniel, e la mia migliore amica, Julie, insieme e così innamorati alla loro festa di fidanzamento. È stato un periodo di alti e bassi per entrambi, e vederli superare tutto, e in un modo così bello, è davvero emozionante. Non vedo l’ora di tenere in braccio mio nipote o mia nipote. Non posso negare che una festa così romantica, che celebra il loro amore incondizionato, risveglia in me sentimenti profondi... del tipo che non avevo idea di essere capace di provare. E non voglio farlo. Cammino tra gli invitati, salutando le persone che conosco, mentre assumo il ruolo di padrona di casa affinché la mia coppia preferita possa godersi il momento. Conosco la maggior parte dei presenti e faccio del mio meglio per rivolgere attenzioni a ciascuno di loro. Tutto questo per sfuggire agli occhi che mi seguono ovunque tra gli invitati. Non che io abbia successo. Non è il tipo di uomo che si può ignorare a lungo. La sua presenza domina la stanza e mi suscita brividi lungo la schiena quando lo sento vicino. Ormai stiamo ‘insieme’ da quasi tre anni e, stranamente, non lo sa nessuno. Cioè, non stiamo davvero insieme. Ci divertiamo. La nostra chimica è esplosa alla festa di un amico comune. Non so se è stato grazie al mix di una notte alimentata dalla vodka, musica ad alto volume, balli provocanti e una festa folle dove l’unico ospite che conoscevamo era l’altro, a parte il padrone di casa. Abbiamo finito per trascorrere insieme tutta la festa - solo noi due - cosa che non avevamo mai fatto prima, nonostante lui faccia praticamente parte della famiglia da tanti anni. La festa è finita a casa sua. Abbiamo trascorso la notte insieme, persi in una chimica perfetta e folle. E una terribile crisi di coscienza qualche giorno dopo. È uno dei migliori amici di mio fratello. Se Daniel lo scoprisse, ci starebbe addosso. Dopo quella notte, ho deciso specializzarmi a San Francisco per un periodo di sei mesi. Me ne sono andata senza guardarmi indietro, decisa a dimenticare quello che era successo, quegli occhi blu, quei baci... e altre cose. Quando sono tornata, ero più sicura di me, credendo di essere guarita da quella malattia chiamata Zach Taylor. Dolce errore. Quegli occhi blu m’inseguivano dietro ogni angolo - proprio come fanno ora. Ovviamente non ho potuto resistere e sono caduta di nuovo in quelle braccia forti per trascorrere settimane di sesso bollente e folle. Poco dopo, ho ottenuto un posto da stagista in uno dei più grandi studi legali di San Francisco e sono partita di nuovo, lasciando segreti Zach e la nostra storia. Avevo molta nostalgia di casa e, per quanto non volessi ammetterlo, la sua mancanza mi stava facendo impazzire. Così, sette mesi dopo, sono tornata a Los Angeles e tra le sue braccia... Ma Zach era diverso. Il nostro rapporto era cambiato. L’uomo dolce e seducente era diventato esigente. A letto e fuori. Ovviamente, la donna forte che sono, si è ribellata. Non sono il tipo di ragazza che si lascia dominare da qualcuno. Sono sempre stata molto indipendente e non mi sarei mai sottomessa a un uomo... non importava quanto fosse sexy. Così mi sono allontanata di nuovo da lui. Ma dopo mesi di relazioni insoddisfacenti, di bisogno e di desiderio, abbiamo ricominciato a vederci. Abbiamo continuato a incontrarci di nascosto e abbiamo finito per portare i giochi di potere tra quattro mura. Quando finalmente mi sono data completamente, sottomettendo il mio corpo a lui - sessualmente, sia chiaro - la nostra relazione ha raggiunto un nuovo livello. Zach sembrava essere contento della mia accettazione e a letto era il migliore degli amanti. La sua cura per me, la sua preoccupazione per il mio piacere e il modo in cui mi faceva i complimenti, erano incomparabili, e i nostri momenti insieme diventavano sempre più intensi, seducenti e indimenticabili. Quando finalmente mi sono abbandonata a Zach e alla sua passione, sono rimasta sorpresa nel miglior modo possibile. Pensavo che stare con lui e rinunciare al controllo mi avrebbe fatto sentire intrappolata in una relazione rigida. Ma è successo l’esatto contrario. Con me era un gentiluomo, gentile, persino amorevole. Prima pensavo che volesse dominarmi, ma ho visto che quello che temevo non poteva essere più lontano dalla verità. Voleva solo guidare la nostra relazione per donare ad ambedue maggior piacere. Ho messo da parte la vergogna e la paura. Non avevamo vincoli o imbarazzi. Tra noi due, tra di noi esisteva solo il rispetto reciproco, il desiderio - molto desiderio – l’affetto e la passione. Ecco perché adesso, durante il ricevimento, sto evitando di guardarlo. So che nel momento in cui il mio sguardo incrocerà il suo, sarò persa. Inutile dire che non abbiamo bisogno di un posto dove perderci, giusto? Zach ha una creatività invidiabile e incrollabile. Ne so qualcosa. Ovviamente, non posso evitarlo a lungo. È intelligente - ho paura di dire molto più di me. Si fa vedere mentre mi dirigo verso il tavolo successivo. Non riesco a trattenere un sospiro. Perché deve essere così bello? Indossa dei jeans e una camicia blu petrolio, che esalta il suo petto muscoloso. I suoi capelli biondi, quasi troppo lunghi, ondeggiano con il vento della spiaggia, donandogli quell’aspetto selvaggio che mi piace tanto. E i suoi occhi assurdamente blu sono di una tonalità più scura del normale, come quando il desiderio s’impossessa del suo corpo. Ci conosciamo così bene che comunichiamo attraverso gli sguardi. Oh, merda! Il suo sguardo dice: Entra in casa, ora! So molto bene cosa vuole, ma faccio finta di niente e vado a salutare alcuni amici di Daniel. Il suo sguardo ora grida. Posso quasi sentire la sua voce nel mio orecchio, che parla con impazienza: Non mettermi alla prova, principessa. Ho chiesto ai ragazzi di scusarmi e uno di loro, che se ne stava andando, mi ha dato un bacio sulla guancia. Ho sentito lo sguardo di Zach folgorarmi. Gesù! Posso quasi toccare la tensione che emana questo stalker che amo... che mi piace. Sì, mi piace. Cammino verso di lui, che è appoggiato alla ringhiera della terrazza, i nostri sguardi fissi l’uno sull’altra. A metà strada mi ferma e m’indica discretamente la direzione da prendere. Lascia la veranda ed entra in casa. Non mi fermo nemmeno a pensare. Mi giro e lo seguo, passando davanti agli ospiti. Entro in casa guardandomi intorno, cercando di capire dove sia. Vedo sbattere la porta d’ingresso e immagino che sia stato lui ad andarsene. Oh, cavolo, dove mi sta portando Mister Delizia? Esco da casa, seguendolo, lo vedo arrivare alla sua macchina e aprire lo sportello. Impazzisco ogni volta che lo vedo accanto a quell’imponente macchina sportiva. Sembra così sexy che ho voglia di morderlo. Hummm. «Zach? Dannazione, Zach, dove stai andando?» gli chiedo, irritata, mentre lo vedo prepararsi ad andarsene. Mi blocco davanti all’intensità del suo sguardo. Il blu cielo dei suoi occhi è troppo scuro. «Prendi la tua macchina, principessa.» I suoi occhi brillano di un luccichio pericoloso. «Quella tua bocca ti metterà di nuovo nei guai,» continua con un sorrisetto malizioso, apre la macchina e sale. «Zach... » Ci riprovo, questa volta con un tono di voce meno provocatorio. «Che cosa stai aspettando?» mi chiede con tono gentile, in contrasto con tutta la sua intensità. Rabbrividisco nell’attesa. Alzo le mani al cielo, perdendo la pazienza. «Oh, ok. Va bene, Zach. Prendo la macchina. Ma sai che non sei tu a gestire questa relazione.» brontolo. Mi rivolge un piccolo sorriso, come per prendermi in giro, e appare la sua fossetta. Mi giro, tremando, prevedendo già quello che succederà dopo. Mi fermo per strada quando mi risponde: «Principessa, certo che non sono il tuo padrone... lo sono solo del tuo corpo quando stai con me. Ma non posso più aspettare di prenderti tra le mie braccia. Quindi, se stai impazzendo dal desiderio come me, sali in macchina e seguimi. Ora.» Salgo in macchina, la metto in moto e lo seguo lungo la strada che costeggia la spiaggia. Mio Dio. Quest’uomo mi fa impazzire. Non ho nemmeno salutato gli invitati, penso tra me e me, scuotendo la testa. Ma lui ha questo potere su di me, sapete? Mister Delizia Mi fa saltare. E non chiedo nemmeno quanto in alto. Non che io glielo confessi. Attraversiamo tutta Santa Monica Beach e quando arriviamo vicino al Pacific Park, entra al Fairmont, il miglior hotel di tutta la città. WOW! Sento il mio corpo vibrare nell’attesa. Non vedo l’ora di arrivare in camera per potermi perdere ancora una volta tra le sue braccia.
Lectura gratis para nuevos usuarios
Escanee para descargar la aplicación
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Autor
  • chap_listÍndice
  • likeAÑADIR