CAPITOLO CINQUE Duncan cavalcava con il suo esercito, il rumore di centinaia di cavalli che gli rimbombava nelle orecchie mentre li conduceva a sud, nel mezzo della notte, lontani da Argos. I suoi fidati comandanti cavalcavano accanto a lui, Anvin da una parte ed Arthfael dall’altra. Solo Vidar era rimasto di guardia a Volis, mentre diverse centinaia di uomini stavano allineati dietro di loro avanzando tutti insieme. Diversamente da altri capitani, Duncan amava cavalcare fianco a fianco con i suoi uomini, non li considerava suoi sudditi, ma piuttosto fratelli d’armi. Cavalcavano nella notte, il vento fresco nei capelli, la neve sotto i piedi. Era bello muoversi, essere diretti in battaglia, non trovarsi più riparati come codardi dietro le mura di Volis come Duncan aveva fatto per metà de


