L’odore della pioggia

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L’odore della pioggia Ora ricordo i particolari di una pioggia che cadeva a novembre inoltrato sulle strade; ricordo i passi incerti di una donna (come si chiamava poi?) che cercava di evitare le pozze d’acqua. Ricordo le sue scarpe dai tacchi alti, le lunghe gambe, le calze nere, la penombra della sera invasa anzitempo dalla nebbia. Ricordo il timbro della sua voce in un bar semideserto, la tazza di cioccolato che teneva tra le mani per scaldarsi, l’irresistibile piega tra spalle e collo, il primo contatto delle nostre mani e il dubbio che stessi per fare un passo falso. Chissà perché tornano alla mente particolari così secondari: la pioggia, anzitutto, che calava dall’alto come un muto scenario, che ci accerchiava, anzi, come per uno scherzo del destino tutto sommato prevedi

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