Capitolo 4 Elisa stava seduta in cortile e puliva le mandorle assieme ad Antonia e Caterina. Era ormai un mese e mezzo che era tornata e, lentamente, iniziava a riprendere una vita normale dopo notti insonni, urla, pianti e digiuni disperati. Era una bella domenica di sole, una mattina di inizio giugno accarezzata da un preludio d’estate. Sotto la pianta del limone, l’ombra leniva il caldo e la luce. In lontananza risuonavano chiacchiere e risate, le campane di mezzogiorno, il canto di una donna affacciata a una finestra. Elisa non parlava da un mese. Obbediva in silenzio, dormiva, mangiava e lavorava. Sentiva che le parole le si erano essiccate dentro, dissolte, sgretolate. Si sentiva morta. Il suo futuro era morto, la sua vita a Cagliari era morta. Non aveva più notizie né della

