Tornarono indietro fra i campi. In un campo c’era una macchia scura. Era un uomo con la giacca di velluto, i pantaloni di velluto, rossicci. Era seduto. La barba gli si curvava sulle ginocchia. Si chinarono per guardarlo. Anch’egli li guardava fisso con occhi scuri, lampeggianti. Camminarono più svelti. Avevan paura del regno delle favole. Si guardarono attorno. Erano in una campagna vasta, ignota, la piccola città dormiva lontana nel sole e il cielo era sopra loro che credevano d’aver viaggiato notti e notti, giorni e giorni. Come strana parve la colazione sotto il pergolato, nel sole, fra i polli! La finestra della cucina era aperta, e Agnese stessa si faceva dare i piatti dalla finestra. – Io non vado più via di qui! dichiarò Diederich, e non lascio andar via nemmeno te! – È sempliciss

