23 luglio

2048 Parole

23 luglioI mostri diurni mi facevano persino più paura di quelli notturni. Capitava che, improvvisamente durante un qualsiasi momento della giornata, mi sentissi attanagliato da una paura fottuta e immotivata, da un’angoscia inspiegabile che mi contorceva l’anima sino a lasciarmi senza forza. Il mio cervello assecondava spesso quella paura, concentrandola e facendola diventare un pensiero fisso; era in questo modo che diventava parte della mia giornata, sempre presente qualsiasi cosa facessi; salvo poi, apparentemente senza motivo, sparire così come era arrivata. Vi chiederete: paura di cosa? Da cosa dipendeva? Era accaduto qualcosa? La risposta a queste domande banali è altresì estremamente complicata, non ho mai capito come si generassero quelle angosce, anche se sapevo che i motivi

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