Nei mesi successivi anche i suoi fedelissimi lo abbandonarono. Canapone aveva fatto scelte infelici e pericolose: l’abolizione dello Statuto e della guardia civica, i poteri affidati all’occupante austriaco, mai realmente ostacolato, l’incapacità di fermare la violenta insurrezione di Livorno, e non ultimo, il ripristino della pena di morte per alcuni reati. Tra le tante strategie politiche che avrebbe potuto seguire, Canapone scelse di prendere le distanze dall’alleanza sabauda per non inimicarsi il papa, questo gli procurò consensi e dissensi. Fuggire non era servito a niente, al suo ritorno trovò un popolo che si sentiva tradito, pronto a rinfacciarglielo. Firenze non era più solo luogo della cultura, del pensiero libero, della pace. Adesso la città del giglio pretendeva di partecipar

