Si stava svolgendo, in Zanna Bianca, un processo importantissimo: egli stava scoprendo se stesso. La sua natura, benché non sembrasse più suscettibile di trasformazioni e benché egli non fosse più un cucciolo, stava espandendosi. In lui sbocciavano nuovi sentimenti e impulsi strani. Il vecchio codice che regolava la sua vita, la sua condotta, stava trasformandosi: prima, egli amava i suoi comodi, odiava le sofferenze e aveva quindi uniformato a queste idee le sue azioni. Ora, tutto era cambiato: un nuovo sentimento era sorto in lui e per questo, molte volte, rinunciava ai suoi comodi e affrontava la sofferenza, per amore del suo dio. Nelle prime ore del mattino, per esempio, invece di vagabondare in cerca di cibo o di poltrire in un comodo angoletto, era capace di aspettare per ore ed ore

