MARTEDÌ TARDO POMERIGGIO

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MARTEDÌ TARDO POMERIGGIOIn attesa del mandato, telefono agli ex compagni di Magri della mia lista. Non è giornata, al momento nessuno che risponda. Sbuffo, getto la biro sulla scrivania, mi lascio andare di peso contro lo schienale. Alzo un piede e lo appoggio sopra una maniglia della cassettiera. Prendo male le misure, il piede scivola e la caviglia va a sbattere contro l’ultimo cassetto che, per il contraccolpo, si apre. «E che cazzo.» Con una mano mi massaggio, con l’altra tiro fuori dal cassetto la piccola brochure che mi aveva dato Novati durante la visita notturna all’Hangar. L’avevo buttata lì al ritorno e me l’ero dimenticata. In copertina c’è la foto delle sette torri illuminate dal basso e circondate dal buio, proprio come le ho viste. Sfoglio le prime pagine, c’è una foto di

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