VII. “Korsar!”-2

1997 Parole

Lottò, ma erano troppi per lui e in un attimo fu disarmato e le sue caviglie e i suoi polsi furono saldamente legati con dure cinghie di pelle. Poi fu girato su un fianco e giacque guardando in alto verso le orribili facce dei Coripi, il popolo sepolto di Amiocap. I volti vuoti, la pelle simile a quella di un cadavere, le protuberanze rigonfie al posto degli occhi, i corpi senza capelli, le mani simili ad artigli si combinano per produrre un aspetto così orribile nei mostri da far tremare il più robusto dei cuori. E quando parlarono! Il borbottio che rivelava le zanne gialle inaridiva il cuore nel petto del Sariano. Qui, infatti, lo attendeva una fine orribile, perché sapeva che era la fine, dato che mai, in tutti i molti racconti che gli Amiocapiani gli avevano fatto sul Popolo Sepolto,

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