TRE
Il mattino seguente mi accolse Snowflake non appena entrai nell’ufficio. Mi chinai per permetterle di leccarmi la mano e lei mi saltellò intorno sulle zampe posteriori, danzando come un barboncino da circo.
«Brava bambina,» dissi. «Domani ti porto un dolcetto.» Avvertii un crampo all’addome e ci spinsi sopra la mano, poi mi rialzai. «Jack?»
Iniziai a camminare lungo il corridoio verso il suo ufficio. Apparve sulla porta, i capelli castano scuro bagnati, mentre si infilava la camicia elegante in un paio di pantaloni. Alzò la mano per fermarmi.
«Ci vediamo in cucina,» disse. Poi scomparve.
Parlai sottovoce e feci una brusca svolta a destra. «D’accordo...»
Jack mi raggiunse qualche istante dopo. Prendemmo posto su sedie dallo schienale rigido ai lati opposti di un tavolo rettangolar
