La cucina era di ordinario squallore, con i pensili ed il ripiano del tavolo di formica anni settanta, ci mancava il linoleum sul pavimento, che invece era di marmo o di travertino beige, sempre in armonia con la tristezza generale. Nel lavandino di inox una tazza a mollo piena d’acqua, forse la stoviglia dell’ultima colazione o cena, questo avrebbe dovuto dirlo Ardelia. C’era odore di spazzatura, e buio come in tutto il resto della casa. La cucina aveva una porta finestra che sicuramente dava sul retro del giardino, visto che era orientata di fronte a quella dell’ingresso principale, ma non aveva persiana, bensì una tapparella venuta giù un po’ storta. Decise di uscire a guardare la luccicanza del mare, a respirare l’aria dei vivi. Poi avrebbe ripreso la sua full immersion nella casa e n

