32.
Convinco in dieci secondi Clara spiegandole che non posso fare a meno di uscire. Le racconto a grandi linee la situazione e aggiungo che tornerò a breve e che a cena parleremo di tutto. Lei mi ascolta poco convinta, ma le strappo un “Va bene” che mi sembra sincero, e anche un sorriso.
Corro da Bruno, entro in casa sua e prima che possa fiatare gli faccio lasciare il cellulare in bagno, assieme al mio e a quello che mi ha prestato. Una volta in sala accendo il suo stereo. Lui se la ride e si getta sul suo divano. Uno scricchiolio sinistro proviene da quelle povere molle e mi domando se è stato il peso di Rocchetti a sfiancarlo del tutto, oppure l’uso estremo che ne ha fatto il mio amico dal giorno dell’acquisto.
“Mi sembra di stare sul set di un film di spie”, dice.
“Forse un po’ sì
