25. Prima di salire sulla Vespa mando un messaggio a Bruno. Sono uscito di casa. Spero di non avere dimenticato nulla. Tempo di arrivare al giornale, lui mi risponde. Eh, vedremo. Sei uscito un po’ di fretta, fratello. Ne parliamo stasera a cena. La sua risposta conferma i miei sospetti. Sospiro a fondo e infilo il cellulare in tasca. Guardo il portone della sede, provo un bisogno di normalità e di tranquillità che non avvertivo da tanto tempo. Quando varco la soglia, un piacevole senso di sicurezza mi avvolge. Il mio lavoro, i posti che conosco. Luoghi nei quali so come muovermi, argomenti che conosco e non ho paura di affrontare. E, ciò che più conta lontano dai miei due grandi nemici: le donne e le pistole. Nemmeno cinque minuti dopo sono in redazione, nella sala riunioni per il b

