Capitolo Ventuno Tosh cadde a terra, forte, urlando per il dolore. Si dimenò, ed alzando lo sguardo trovò quattro uomini bianchi in piedi a guardarlo. Lo avevano fatto cadere dall’amaca mentre dormiva. Uno di loro indicò la sua faccia a pois, parlando agli altri. Scoppiarono a ridere tutti. Tosh si allungò per prendere la sua stampella, ma uno degli uomini la calciò via. Colpì una gabbia improvvisata. I due pappagalli all’interno striderono e si agitarono, battendo le ali contro le sbarre della rozza gabbia. Il loro panico spaventò gli altri uccelli in una mezza dozzina di altre gabbie. Tosh osservò la collezione di traupidi, tucani e pappagalli. “Bracconieri,” sussurrò. Un bruto con una pancia da birra e con una barba di tre giorni disse qualcosa, sogghignando a Tosh. “Suppongo sia

