Capitolo decimo-2

2259 Parole

– Eccolo che comincia, – mormorò Maude. – Che cosa dici? Maude? – Dico, milord, che mi pare di vedervi molto sofferente. Il barone lanciò alla cameriera uno sguardo furioso, poi riprese: – Ditemi dunque, figlia mia, cos’è che tenevate in mano? – Niente, padre mio. – Non può essere altrimenti. – Allora si vede che non siamo della stessa opinione, – rispose Christabel sforzandosi di sorridere. – Una brava figliola è sempre della stessa opinione di suo padre. Ripeto ancora: cos’è? – Ma io vi giuro... – Figlia mia, – disse il barone contrariamente al solito, con voce calma ma severa, – figlia mia, se l’oggetto che vi ostinate a nascondere è cosa lecita, mostratemelo; sono vostro padre e in quanto tale devo vegliare su ciò che fate; se invece è un qualche talismano, se è cosa da farvi

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