Il risveglio

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Il risveglio2013, dintorni di Milano È tardi. La casa è silenziosa. Emma – ormai questo è il solo nome con il quale sente di poter riferirsi a se stessa – sta seduta sul letto, persa nei ricordi che affiorano poco a poco. In testa ha solo un nome, il suo: Emma Valadier. Sul letto ha sparso tutti i fogli che ha stampato nel bar. Li osserva uno per uno con attenzione, una parata di volti anonimi, ma tutti clienti di Varosi. “Devo fissarmi nella mente questi volti. Non capisco ancora come siano collegati a me, ma ci arriverò di sicuro. Qualcuno mi ha usata. Io sono Emma, Emma. Non Clara. Ho un marito, due figli. Edoardo, Enrico. Anche il dottor De Nicola mi ha mentito. Non so di quale piano criminale io mi trovi a far parte, ma sono certamente in grave pericolo”. Nonostante tale riflession

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