Delusione2013, Monza Durante l’intero tragitto Emma rimane in silenzio, lacrime di tensione e sfinimento le scendono sul viso. Una mano rimane aggrappata alla portiera e l’altra stringe il telefonino che le ha dato Anna. Talvolta si gira a guardare la strada scorrere dietro di lei, per vincere la paura di essere seguita. Arrivata di fronte al negozio di colori, scende dall’auto. Entra, ma non appena il tassista riparte, esce dal negozio, avviandosi verso la stazione dei taxi. Una fila di auto bianche è in sosta al centro della piazza che fronteggia il negozio, in attesa di clienti. Dopo avere attraversato la strada, sale sulla prima vettura della fila. «Buongiorno. Può portarmi a Monza, in via Sarpi 11, per favore?» Il taxista posa il libretto di parole crociate, con il quale si stava d

