Addio al passato2013, Milano L’atmosfera all’interno dell’auto è tesissima, non parlano, guardano entrambi la strada innanzi a loro. Sembra che il mondo fuori si sia fermato, immobilizzato, mentre loro sfilano per le vie della città come corpi estranei. Non c’è nessuno per strada, unico padrone dello scenario un netturbino che compare, di colpo, a lato della strada scendendo dal marciapiede senza guardare. Cesare è costretto a frenare di colpo, per non investirlo. La manovra brusca rompe il mutismo ansioso di entrambi. Emma si gira verso Cesare e guardandolo gli dice: «Grazie». Lui abbozza un sorriso. Altro silenzio. «Non riesco ancora a connettere bene, non mi sembra vero di trovarmi in questa situazione, è come far parte di un video game, di un film. Non sembra una situazione reale».

