Tra passato, presente e futuro

1927 Parole

Tra passato, presente e futuro2013, villa Scardi La notte è stata lunga per Anna. Ancora una volta ha dovuto fare i conti con la propria coscienza. “Cosa darei per aprire gli occhi e trovarmi in un altro posto” è il suo primo pensiero, mentre è ancora distesa nel letto con gli occhi chiusi. Lentamente socchiude le palpebre. La luce del giorno filtra dalle lamelle delle persiane che proteggono le finestre dell’antica villa, distendendosi sulle pareti in lunghe ombre rigate. Alle prime luci del mattino gli oggetti che arredano la stanza appaiono sbiaditi. Anna apre gli occhi, con voluta lentezza, e fissa il baldacchino del letto sopra la sua testa, nella falsa speranza di trovarsi proiettata in un’altra realtà. “Non c’è niente di diverso, purtroppo. Sono ancora qui” riflette sconsolata al

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