L’onorevole
Anche quel paese, come tutti quelli degni del più gran rispetto, aveva il suo bravo onorevole.
Diciamo subito, per sgombrare il terreno da ogni possibile malinteso, che Cirillo Mattoni non era e probabilmente non sarebbe mai stato eletto Deputato al Parlamento. Onorevole era semplicemente il soprannome che da anni gli era stato affibbiato per la facondia che si risvegliava in lui ogni qualvolta si parlasse di politica. Era come una malattia, un qualcosa che lo faceva scattare come una molla al solo accenno di parole quali partito, governo e soprattutto sindaco. In questi casi, conoscesse o meno l’incauto interlocutore, si buttava a capofitto nel discorso, ne prendeva le redini strappandole di mano a chi le teneva, si accalorava, alzava la voce, gesticolava e parlava così sped
