Tre

925 Parole
POV DI EMILIANA Diana, con i suoi capelli scuri impeccabilmente acconciati, mi lanciò uno sguardo carico di disprezzo. "Cosa succede, Luca? Perché hai deciso di portare questa orfana inutile a scuola oggi?" "Nulla di che. Pare che ora vivrà con noi, in onore del padre defunto," rispose Luca con noncuranza. "Quindi non sei solo un'orfana inutile ma anche un'accattona attaccata ai nostri fidanzati per farsi aiutare," schernì Diana. Vera e Fiona, scambiandosi occhiate con Diana, si lanciarono sorrisi maliziosi, godendo di ogni occasione per umiliarmi. Le loro risate rimbalzavano lungo il corridoio, i loro occhi colmi di cattiveria. Mi morsi il labbro. Non aveva senso difendermi; avrebbe solo peggiorato la situazione. Le tre sembravano preferire assistere al mio tormento piuttosto che intervenire. La campanella che segnava l'inizio della lezione fu ancora una volta la mia salvezza. Diana si avvicinò, la voce bassa e velenosa. "Goditi il tuo tempo come progetto di beneficenza, Emiliana. Ma ricorda, non durerà per sempre." Vera e Fiona sogghignarono, condividendo uno sguardo che svelava intenzioni ben oltre le semplici offese verbali. Si allontanarono tutte insieme, permettendomi di tirare un sospiro di sollievo. Un’altra giornata nella mia vita sfortunata... “Ehi!” sentii Zealina, la mia migliore amica, chiamarmi con entusiasmo. Mi asciugai velocemente le lacrime mentre correva verso di me, in modo che non sapesse che stavo per piangere. “Oh cielo! È il grande giorno, sono così eccitata,” disse felicemente. “Che giorno?” chiesi, completamente ignara a cosa si riferisse. Zealina sollevò un sopracciglio, infastidita. “Guarda intorno a te,” disse seccamente. Fu allora che finalmente notai le decorazioni e gli striscioni tutt’intorno. Oh, il ballo dell'accoppiamento! Me ne ero completamente dimenticata. “Oh,” mormorai imbarazzata. Ogni anno, l'Accademia Rifugio Lunare organizzava un ballo in cui i licantropi maggiorenni incontravano i loro compagni. Questo sarebbe stato il mio primo ballo dell'accoppiamento da quando avevo compiuto diciotto anni. "Verrai al ballo dell'accoppiamento, vero?" mi chiese. "Non vedo l'ora di incontrare il mio compagno," ridacchiò eccitata. Zealina aveva passato tutta la settimana precedente a parlare delle sue fantasie su come sarebbe stato incontrare il suo compagno e tutte le cose carine che non vedeva l'ora di fare. "Beh, divertiti al ballo. Io non vado," dissi, girandomi per dirigermi verso la mia classe. Con una velocità che non avrei mai pensato potesse avere, Zealina corse verso di me e mi tirò indietro, quasi facendoci cadere entrambe. "Oh no, tu verrai sicuramente con me," dal tono della sua voce, sapevo che discutere era inutile. Non è che non mi piacesse l'idea di incontrare il mio compagno; ero solo spaventata da ciò che sapevo sarebbe successo dopo. Il rifiuto... Voglio dire, non c'era modo che qualcuno all'Accademia Rifugio Lunare mi accettasse come compagna. Sarei solo stata una macchia sulla loro reputazione, così come lo ero stata per il nome della scuola. "Non preoccuparti, Emiliana, incontrerai il tuo compagno e scommetto che la Dea della Luna sarà abbastanza gentile da farti accoppiare con qualcuno di adorabile," mi consolò Zealina, vedendo l'espressione triste sul mio viso. "Sì..." sorrisi, visibilmente rincuorata. "Brava ragazza!" Ridacchiò. "Andiamo in classe prima del campanello d'avvertimento," disse. Seguii Zealina in classe, grata per le sue parole gentili. La giornata sembrava trascinarsi, ogni minuto che passava avvicinava sempre più il ballo dell'accoppiamento. L'eccitazione di Zealina contrastava nettamente con la mia crescente paura. L'idea del rifiuto era troppo difficile da ignorare. Quando suonò l'ultima campanella, segnalando la fine delle lezioni, Zealina praticamente mi trascinò fuori dall'Accademia, dirigendosi verso casa sua lì vicino. Ero felice di non dovermi preparare sotto lo stesso tetto dei gemelli. Zealina iniziò a frugare tra una marea di vestiti, lanciandoli uno dopo l'altro sul letto. "Devi trovare l'abito perfetto per il ballo," dichiarò con entusiasmo. Poco dopo eravamo pronte, vestite e truccate. Mi sentivo una persona completamente diversa; mi sentivo bellissima... Con l'arrivo della sera, la luna fece la sua splendida apparizione. Era una notte di luna piena. Zealina e io ci dirigemmo verso l'accademia dove si teneva il ballo dei compagni. Feci un respiro profondo prima di entrare nella grande sala. L'aria era colma di risate e musica mentre entravamo nel salone. Le coppie danzavano felici, girando sulla pista da ballo. Zealina mi afferrò la mano, trascinandomi nella folla vivace. Notai subito che i tre gemelli non erano presenti; avevano già diciannove anni e ancora non avevano trovato il loro compagno. Immagino che non avessero desiderio di partecipare al ballo dopo la delusione dell'anno scorso. Le loro fidanzate, invece, erano lì, imbronciate in un angolo. Incrociarono il mio sguardo e mi fissarono con rabbia. Distolsi lo sguardo e cercai di godermi la serata senza farmi rovinare l'umore da loro. Alla fine della serata, non ero riuscita a trovare il mio compagno. Zealina aveva già trovato il suo ed era altrove con lui. Ora ero sola e senza compagno. Ovviamente, nemmeno la Dea Luna pensava che meritassi un compagno. Osservare le coppie danzanti era diventato troppo doloroso, così corsi fuori nella notte oscura. Proprio allora, un profumo delizioso mi colpì come un fulmine. La mia lupa balzò di gioia, desiderosa di scoprire da dove provenisse quell'aroma. Seguii il profumo con entusiasmo, come un bambino dietro al suo dolce. Man mano che avanzavo nel giardino dell'Accademia, l'odore diventava sempre più intenso e nitido. Ero vicina... "Compagno!" Sentii tre voci profonde ringhiare forte, facendomi immobilizzare sul posto. Quelle voci erano fin troppo familiari... Mi voltai lentamente e rimasi a bocca aperta mentre fissavo i volti straordinariamente affascinanti di Luca, Tristano e Carlo. I tregemini Alfa sono i miei compagni!?!?
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