POV in Terza persona
"Ma che diavolo state facendo?" ruggì Luca, la sua rabbia rivolta alle loro ex ragazze che avevano appena spinto Emiliana nel lago.
Diana, Vera e Fiona si alzarono in fretta, la paura sostituendo l'aggressività iniziale. La presenza dei tre fratelli le aveva intimorite.
Luca si tuffò nel lago e tirò fuori Emiliana, già priva di sensi. Controllò rapidamente il suo polso e sospirò sollevato, sapendo che era ancora viva.
Gli occhi di Carlo si strinsero mentre guardava le loro ex. "Avete avuto il coraggio di toccare la nostra compagna?"
Lo sguardo di Tristano era tagliente, la sua voce fredda e minacciosa. "Dovreste ringraziare che non vi facciamo a pezzi per averla attaccata."
"Sparite," ordinò Luca, e le ragazze si dileguarono velocemente.
Anche se i tre fratelli non erano contenti di essere legati a Emiliana, che detestavano, erano molto possessivi e protettivi nei confronti di ciò che apparteneva loro, ed Emiliana non faceva eccezione.
"Sei diventata un bel problema per noi, Emiliana. Le nostre vite erano già abbastanza complicate senza aggiungere questo pasticcio," brontolò Luca, fissando il corpo incosciente di Emiliana.
"Dobbiamo riportarla indietro. Ora è una nostra responsabilità, che ci piaccia o meno," mormorò Carlo.
"Portiamola all'ospedale," concordò Luca.
Tristano sollevò con cura Emiliana tra le sue braccia, il suo corpo inerte appoggiato a lui. I tre fratelli si mossero rapidamente, lasciando il lago alle spalle mentre si dirigevano verso la loro auto.
La sistemarono sul sedile posteriore, con la testa appoggiata sulle gambe di Carlo, Luca alla guida e Tristano sul lato del passeggero.
"Questo caos deve finire, e presto. Non possiamo permettere che ci causi ulteriori problemi," borbottò Tristano.
Luca lanciò a Tristano uno sguardo severo. "È la nostra compagna, Tristano. Non possiamo semplicemente abbandonarla. La Dea della Luna l'ha scelta per noi."
"Sì, e allora? Non dirmi che vuoi davvero stare con lei. È un'omega! Non capisco nemmeno perché hai voluto che lasciassimo le nostre fidanzate," ribatté Tristano.
"Cosa penseranno gli anziani del branco se scoprono che continuiamo a divertirci con altre ragazze dopo aver trovato la nostra compagna? Saremo presto incoronati Alfa, quindi ogni nostra azione è sotto osservazione," spiegò Luca.
"Non mi importa niente di lei, ma per il bene della nostra reputazione, è meglio fingere di accettarla in pubblico," continuò.
"Non ho intenzione di fare finta di essere gentile con quella ragazza," replicò Tristano.
"Solo in pubblico, Tristano! Non possiamo opporci al legame con la compagna, quindi è meglio farlo funzionare," aggiunse Carlo, fissando Tristano.
"Va bene," sbuffò Tristano, roteando gli occhi infastidito.
Arrivati all'ospedale, spiegarono la situazione al personale medico. Emiliana fu portata d'urgenza al pronto soccorso, mentre i tre fratelli attendevano nervosamente nella sala d'aspetto.
Dopo quello che sembrò un'eternità, un dottore uscì dal pronto soccorso. I tre si avvicinarono ansiosi, pronti a conoscere le condizioni di Emiliana.
"È stabile ora," li informò il medico. "Sta recuperando bene, ma potrebbe aver bisogno di tempo, quindi resterà ricoverata per monitorarne i progressi."
Luca annuì sollevato. "Possiamo vederla?"
Il dottore li accompagnò alla stanza di Emiliana.
POV DI EMILIANA
Il dolore era insopportabile, tanto che persino il suono ritmico e lento del monitor cardiaco mi rimbombava nella testa già pulsante.
Un'ondata di sofferenza mi percorse mentre i ricordi riaffioravano: i trigemini avevano scoperto che ero la loro compagna, e poi l'assalto violento delle ex fidanzate. Feci una smorfia provando a sollevarmi, ma il dolore mi bloccò.
Aprii gli occhi piano, cercando di abituarmi alla luce accecante dell'ospedale. La stanza era piuttosto piccola e con decorazioni minime.
"Rilassati, muoverti peggiorerà solo il dolore," disse gentilmente l'infermiera al mio fianco.
"Ecco," aggiunse, porgendomi un bicchiere d'acqua.
Sospirai di sollievo mentre l'acqua leniva la mia gola secca.
Il rumore della porta della stanza che si apriva catturò la mia attenzione. I miei occhi si spalancarono nel vedere i trigemini entrare nella stanza.
Sono venuti anche loro per tormentarmi?