Seguirono Viidhan e salirono la scalinata. L’interno era silenzioso, i rumori dell’esterno erano svaniti, come se in quel luogo non avessero avuto il permesso di entrare.
- Il nostro sovrano è una persona socievole, ama la compagnia. Le sue conversazioni sono pacate, e non vuole che si parli di nient’altro che non sia l’argomento da lui trattato in quel momento, perciò mi raccomando, rispondete a quello che lui vi chiede senza essere voi a fare ulteriori domande.
Raccomandò Viidhan. I due stranieri alle parole di Viidhan annuirono, cercando di quietare un sempre più crescente nervosismo.
Saliti tutti i gradini, voltarono verso destra, e si trovarono nel lungo corridoio dipinto di bianco. L’interno del palazzo era spoglio, solo grandi torce di legno di fungo risaltavano appese alle paret
