L’aspettò, infatti, e, per sua fortuna, essa scese sola. Egli le andò incontro, la salutò e le domandò con voce tremante: - Non ha nulla da dirmi? La maestra rispose, tranquilla: - Sí, una cosa sola. Ho da ringraziarla dei suoi buoni sentimenti. Null’altro? No, signor segretario, - rispose essa con garbo, - null’altro. E discese. Allora incominciò per lui una sequela di giorni tristissimi; perché aveva bensí deciso di ritentare la prova con una domanda formale di matrimonio; ma capiva che il farlo subito dopo quello smacco, senza prepararsi il terreno, sarebbe stata una follia. E intanto gli piovvero dispiaceri su dispiaceri. Il primo fu che la maestra Zibelli, di punto in bianco, gli tolse il saluto. Se ne sarebbe afflitto meno se avesse saputo ch’essa era entrata allora in una dell

