Sofia guardava Lorenzo Conti con incredulità. Era vero: da un po’ di tempo era lei a inseguirlo, e Lorenzo a volte sapeva essere crudele con le parole, ma mai avrebbe immaginato che potesse arrivare a tanto, umiliandola così davanti a tutti.
Solo a pensarci, sentiva la pelle tendersi per l’imbarazzo.
Il volto di Sofia era rigido, impietrito; ci volle un bel po’ prima che riuscisse a ritrovare la voce:
— “Signor Conti… se non gradisce il profumo, non lo userò più.”
Luca Russo, osservando l’imbarazzo che gravava sul tavolo, intervenne cercando di alleggerire la situazione:
— “Sofia, guarda come hai fatto arrabbiare il signor Conti! Non dovresti punirti con un bicchiere?”
Sofia comprese subito che quello era un modo per offrirle una via d’uscita. Sollevò il calice e disse con voce trema
