Manoscritto-4

3083 Parole

Un giorno, come al solito, arrivò il vecchio Pokrovskij. Si fermò a lungo da noi. Era allegro, vivace, espansivo; rideva, motteggiava, strizzava l’occhio sinistro, non riusciva a star fermo. Pareva fuori di sé. Alla fine ci spiegò l’enigma di quella sua esaltazione, annunciandoci che di lì a una settimana cadeva il compleanno di Pèten’ka, e che in quell’occasione, immancabilmente, sarebbe venuto a trovare il figlio; che avrebbe indossato un panciotto nuovo di zecca e che la moglie aveva promesso di comprargli un paio di scarpe. In una parola, il vecchio era al colmo della contentezza e chiacchierava senza posa di tutto ciò che gli passava per il capo. Il suo compleanno! Quella data mi stava fitta in mente e non mi dava pace. Bisognava dare a Pokrovskij un attestato qualunque della mia ami

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