Capitolo VIII

1239 Parole

Capitolo VIII Le rivelazioni del sergente Nessuna sentinella vegliava sul pianerottolo. Tremal-Naik, ancora tremante per l’emozione, ma deciso a tutto pur di riacquistare la libertà, salì silenziosamente i gradini e raggiunse una stanzaccia oscura e deserta. Sostò un momento ascoltando con profondo raccoglimento, impugnò la rivoltella e adagio adagio spinse la porta, sporgendo con precauzione la testa. «Nessuno», mormorò. Aprì una seconda porta, percorse un corridoio lungo e oscurissimo ed entrò in una terza stanza. Era vastissima. Un lume brillava nel fondo spandendo un debole chiarore sopra una dozzina di lettucci, sui quali russavano sonoramente altrettanti uomini. «I sipai!» mormorò Tremal-Naik, arrestandosi. Stava per tornare indietro, quando udì nel corridoio un passo cadenza

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