Capitolo IV Uccidere per essere felice Era venuta la sera. Il capitano Macpherson durante la giornata non si era fatto vedere e nessun incidente era accaduto nel bengalow. Saranguy, dopo di aver errato a capriccio qua e là, nei dintorni delle tettoie e delle palizzate, porgendo attento orecchio ai discorsi dei sipai s’era sdraiato dietro ad un folto cespuglio, a cinquanta passi dalla abitazione, come uno che cerca di addormentarsi. Di quando in quando, però, alzava prudentemente la testa, ed il suo sguardo percorreva rapidamente la circostante campagna. Si sarebbe detto che egli cercava qualche cosa, o che aspettava qualcuno. Passò una lunga ora. La luna s’alzò sull’orizzonte, illuminando vagamente le foreste e il corso della grande fiumana la quale mormorava gaiamente, frangendosi

