Canto X Poi fummo dentro al soglio de la porta che ‘l mal amor de l’anime disusa, perché fa parer dritta la via torta, 3 sonando la senti’ esser richiusa; e s’io avesse li occhi vòlti ad essa, qual fora stata al fallo degna scusa? 6 Noi salavam per una pietra fessa, che si moveva e d’una e d’altra parte, sì come l’onda che fugge e s’appressa. 9 «Qui si conviene usare un poco d’arte», cominciò ‘l duca mio, «in accostarsi or quinci, or quindi al lato che si parte». 12 E questo fece i nostri passi scarsi, tanto che pria lo scemo de la luna rigiunse al letto suo per ricorcarsi, 15 che noi fossimo fuor di quella cruna; ma quando fummo liberi e aperti sù dove il monte in dietro si rauna, 18 io stan

