CAPITOLO 5
Un forte bussare alla porta della cabina la fece destare sussultando.
Confusa, si guardò attorno. Riconobbe il tavolino e la sedia della cabina, e tutto quanto aveva vissuto in quelle ore tornò a galla, svegliandola completamente.
Scese dal lettino, che cigolò leggermente, e aprì la porta.
Convinta che si trattasse di Stepanov Buin, restò di stucco nel trovarsi davanti a un ragazzo sui trent’anni, dagli zigomi alti e gli occhi a mandorla di una curiosa tonalità bruno dorata. Possedeva una bellezza classica secondo il canone buriato.
Anche il ragazzo, trovandosi davanti a quegli occhi verdi e quella cascata di capelli rossi a incorniciare un volto estremamente grazioso, dalle labbra sottili, rimase sorpreso.
«Buon … buonasera. Sono Sajan, la vostra guida. Volevo dirti che l
