Capitolo Diciannove
Il mio sonno è ancora più inquieto della notte precedente.
Al mattino, trovo un’email di Sandra nella mia casella di posta elettronica. Vuole incontrarmi per un aggiornamento.
Le dico che posso essere in ufficio per le undici e mezza: orario scelto perché (non molto segretamente) spero di imbattermi in Vlad e di pranzare di nuovo insieme.
Sandra mi ringrazia e conferma che l’orario va bene; perciò, indosso la mia gonna a tubino e la mia camicetta preferite per sembrare più professionale, mi applico le sopracciglia migliori e mi dirigo verso l’ufficio.
Quando sto per entrare nel palazzo, una donna di una bellezza classica cattura il mio sguardo. È alta come una modella, con labbra carnose, capelli neri degni della pubblicità di uno shampoo, e occhi blu impressionant
