XXII.Mentre contemplavo la vasta distesa di oceano davanti a me e l’inadeguata imbarcazione che avrebbe dovuto trasportarci alla nostra sfuggente destinazione, non avrei dato a U-Val un nichelino di piombo per il suo schiavo. In effetti, sembravo più un peso che una risorsa, perché ero solo un peso morto che U-Val doveva portare; ma facevo i conti senza apprezzare appieno l’intraprendenza di U-Val. Dopo esserci allontanati di circa un miglio da terra, un piccolo sauro si alzò dalle profondità; e quando i suoi occhi freddi e minacciosi ci scoprirono, venne verso di noi, le mascelle distese, il lungo collo inarcato, l’acqua che ne increspava il corpo lucido. Aveva un aspetto formidabile; e, anche se non era una delle specie più grandi, sapevo che era formidabile come sembrava e capace di p

