Il volume si aprì, o meglio venne aperto, quasi che mani ansiose fossero alla ricerca di un passo particolare: le pagine vennero sfogliate velocemente, con meticolosità, partendo da circa la metà del libro. Nel volgere di qualche istante tutto si fermò, di scatto, lasciando il libro sacro aperto su una pagina precisa. Una lieve sottolineatura evidenziava la frase “ …bienheureux sont le morts dans le Seigneur…” mentre in una nota a margine del foglio si potevano leggere parole ignote dal significato incomprensibile, eppure tanto familiari: “ zalig zijn de dooden”. Pareva che la scritta pulsasse, come animata da una contrazione simile al battito cardiaco, divenendo ora più intensa o più tenue: nella sala, dove tutti i presenti erano rimasti impietriti dinnanzi a quell’avvenimento, fu Christ

