IL SEGNO D'AMORE — Algio pelsooo... o cara Nici, Lo riposùuuu... Lo riposu di la noootti. Tostu dunami... tostu dunami la mooolti, Tostu dunami la molti, quannu sugnu allatu to!... — cantava il Resca strimpellando sulla chitarra, colorendo la canzone con gran boccacce, e aggrottar di sopracciglia. Cessato appena il fron-fron dell'accompagnamento, scoppiò una lunga smanacciata sul canto del Piano dell'Orbo. Gli amici si passarono le chitarre ad armacollo, e si raccolsero intorno al Resca, chiacchierando sottovoce, dietro l'uscio di donna Concettina la fruttivendola. Come lo sportellino dell'uscio non s'apriva, il Resca disse: — Vuol dire che la vecchia non è ancora addormentata. Buona notte, signori miei —. Allora dal voltone sotto il convento del Carmine si staccò un'ombra, piano p

