Jimin's Pov
"Su, andiamo, Chim. Non è stato così male." Urla Tae mentre ci avviamo verso l'uscita trafficata.
"Si certo, scemo. Non riuscivo a concentrarmi neanche un po'. C'era un casino bestiale." Rispondo alzando gli occhi al cielo.
"Ma lanciavi occhiate a Yoongi tutta l'ora, qualcosa vorrà dire." Ridacchia Jungkook.
"Vuol dire che la mia camicia Armani è andata a fanculo per colpa sua." Dico infastidito.
"Jimin!" Mi volto, vedendo Jin e Nam chiamarmi.
Faccio cenno ai miei amici di seguirmi.
"Congratulazioni hyungs." Esclamo sorridendo.
"Grazie! Ora siamo obbligati ad andare alla festa organizzata da J-hope a casa sua. L'unica cosa che vorrei fare in questo momento è dormire." Dice Namjoon imbronciato.
Jin sorride e da un bacio sulla guancia del suo ragazzo.
"Uh, okay. Io e questi due idioti andiamo a casa. Domani abbiamo scuola, non voglio che si lamentino domattina." Dico facendo borbottare i due.
"Si, Eomma Jimin, come vuoi tu. Ma poi il bello è che sono io il più grande tra voi." Ribatte il biondo facendo una faccia scocciata.
"Non dirmi, Tae. Potrai essere grande ma il tuo senso di responsabilità è pari a quello di un neonato." Rispondo ricevendo uno schiaffetto sulla guancia da quest'ultimo.
"Ci vediamo, domani, allora." Ci saluta Jin prendendo il suo ragazzo per mano.
"Andiamo a mangiare fuori?" Domanda Kookie circondando le spalle di entrambi.
"Si. Comando io, sono Appa* per voi, due. Da ora." Dice il biondo facendo superiore.
"Daddy." Sussurra Jungkook facendomi strozzare e vedo Taehyung fare lo stesso.
"Oh, Dio. Chiudi quella bocca, Jeon. Non vorrai farti scopare qui in mezzo alla strada?" Ringhia il biondo in risposta.
Faccio un suono disgustato, mentre Tae attacca le labbra alla gola del suo ragazzo.
"Smettetela, non voglio vedere un porno." Borbotto sentendo il più grande dire 'almeno sarà gratis'.
"No, Jungkook, vieni da questa parte." Prendo il braccio del moro, portandolo al mio fianco sinistro, così da essere tra i due amanti.
"Sei noioso, Park." Sussurra quest'ultimo.
Scuoto la testa, ripetendomi che non avrei dovuto andare a casa loro dopo aver mangiato, per nessun motivo.
Arrivati alla pizzeria, prendiamo posto su uno dei tavoli vuoti e ordianiamo velocemente. Mi metto a parlare di cose a caso, vedendo i due annuire senza ascoltarmi. Sbuffo. Li guardo mentre si fissano. Il disagio di avere una coppia come migliori amici. Li vedo avvicinarsi e io rimango basito. Mancano pochi centimentri e avrei dovuto assistere allo spettacolo che sarebbe durato almeno cinque minuti. Infatti, vedo le loro labbra incontrarsi e dio, salvami, potevo sentire gli schiocchi. Distolgo lo sguardo, aspettando che l'ordine arrivi.
"Che froci." Sento qualcuno sussurrare dal tavolo vicino. Vedo una ragazza guardarli con disgusto e il suo ragazzo fa lo stesso poco dopo. Lancio un'occhiata torva nella loro direzione, sentendo la rabbia assalirmi. La vedo alzarsi e dire 'mi sta passando l'appetito, andiamo via'.
"Anche a me, sta passando, guardando te." Borbotto guardando le gambe scoperte e i suoi seni uscire dalla camicetta.
L'espressione che fa, mi fa ridere, ma smetto appena vedo il suo ragazzo muscolosa avvicinarsi.
Tae e Jungkook, si staccano, guardando la scena. Il gigante mi prende per la polo e mi alza da almeno dieci centimetri.
"Lascialo andare, testa di cazzo!" La presa si affievolisce mentre sento il pugno di Tae collidere con la guancia del ragazzone. I due si cominciano a darsele di buona ragione e appena vedo sangue colare dal labbro del biondo, sento Kook, urlare e cercare di avvicinarsi al suo ragazzo. La gente nel bar, ci guarda, incuriosita e il personale prende i due e li stacca. Jungkook prende il viso di Tae tra le mani e lo guarda, preoccupato.
"Vattene puttana. Fai schifo." Dico alla ragazza ancora scioccata.
Seguo i miei amici nel bagno e guardo in silenzio mentre il moro cerca di pulire via il sangue. Mi sento terribilmente in colpa. In fondo, se fossi stato zitto, nulla sarebbe successo.
"Jimin. So a cosa stai pensando. E no, non è colpa tua. Tranquillo." Mormora Tae facendo una smorfia appena JK preme sul taglio vicino al sopracciglio.
"Hyung è colpa mia... Avrei dovuto-" Dico avvicinandomi ai due.
"Shh, Chim. Va tutto bene." Mi consola Jungkook passando una mano sulla mia spalla.
"Andiamo." Il biondo prende per mano, entrambi e ci accompagna verso l'uscita. Lo seguo, di nuovo, in silenzio.
"A domani." Mormoro prima di prendere la via per casa mia. Due paia di braccia mi stitolano e sorrido notando che erano i miei due migliori amici.
"È un modo di salutare, questo, Chim?" Chiede Tae, con tenerezza.
"No, ma-" Cerco di dire.
"Sei un testardo Jimin." Sento Jungkook dire abbracciandomi stretto.
Ricambio entrambi e dopodiché m'incammino, guardando i due coccolarsi mentre si avviano verso la casa Kim.
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"Ho fatto i compiti di algebra e storia, cosa manca?" Parlo tra me, sfogliando il diario scolastico. Annuisco tra me, notando di aver finito tutto.
Sono le nove di sera e mi trovo in camera mia, seduto sulla scrivania, mangiando caramelle gommose dal contenitore di plastica. Prendo la penna, picchiettandola sul mio mento, pensando a cosa avrei dovuto fare, visto che era libero, ormai. Lancio un'occhiata allo scaffale contente alcuni romanzi, già letti e vedo qualcosa di cui mi ero quasi dimenticato. Il quaderno di Yoongi.
Mi alzo, sentendo la curiosità assalirmi, di nuovo. Lo prendo, sdraiandomi sul letto in pancia all'insù e lo apro, saltando le pagine che avevo analizzato l'altra volta. Vedo che il secondo titolo dice "Spring Day". Mi metto comodo e comincio a leggere.
Miss you saying this makes miss you even more
Miss you even though I’m looking at your photo
Time’s so cruel I hate us
Seeing each other for once is now so hard between us
It’s all winter here even in august
My heart is running on the time
Alone on the snowpiercer
Wanna get to the other side of the earth holding your hand
Wanna put an end to this winter
How much longing should we see snowing down
To have the days of spring friend
Like the tiny dust tiny dust floating in the air
Will I get to you a little faster
If I was the snow in the air
Snowflakes fall down and get away little by little
I miss you
I miss you
How long do I have to wait and how many sleepless nights do I have to spend
To see you
To meet you
Sembra parlare di nuovo di lei. La ragazza tanto misteriosa che avevo visto a casa sua, probabilmente. "I miss you" mi continua a invadere la mente. Dov'è andata? L'ha lasciato? Cos'era successo?
Non dovrebbe fregartene, Park. Mi ripete la mia coscienza facendomi corrucciare. Ma io, volevo sapere. E alla fine, lo scoprirò in un modo o nell'altro.
__
Mi sveglio, vedendo che mi ero addormentato, con il libro prezioso di Suga, sul petto. Lo chiudo, posandolo delicatamente sul comodino. Mi stiracchio, passando le mani sugli occhi e mi alzo, andando verso il bagno.
"Jimin! La colazione è pronta!" Sento mia mamma urlare dal piano inferiore, facendomi scendere, strisciando i piedi. Guardo la tavola piena di pancakes e nutella, sentendo il mio stomaco affamato, borbottare. Mi siedo, cominciando a mangiare velocemente, vedendo mia madre, confusa.
"Non hai mangiato, ieri sera?" Chiede lei, poggiando la sua tazza sul tavolo.
"Non proprio." Rispondo ricordando la rissa in pizzeria.
Lei annuisce, incoraggiandomi a mangiare tutto il piatto.
Dopo una ventina di minuti, scappo in camera, prendendo vestiti a caso, indossandoli e mettendo lo zaino, salutando i miei. Esco sentendo l'aria gelata. Mi stringo la giacca addosso e cammino sul marciapiede brinoso.
Arrivato al cancello, vedo una folla di ragazze correre verso Yoongi, Nam e Jin, strillando 'Siete stati bravissimi', 'Suga, stai benissimo oggi', 'sei etero?'. Rido all'ultima domanda vedendo Yoongi ignorarle completamente, lasciandole lì, impalate.
Ovvio che lui non avrebbe mai scelto una di loro. E so, anche, che quella 'lei', è uno dei motivi per cui non si sarebbe fidanzato.
Entro nella scuola, sospirando appena sento l'aria calda dei caloriferi.
"Jimin!" L'inconfondibile voce di Jin mi fa voltare. M'incammino verso loro tre, sentendo l'occhiata torva del capitano addosso.
"Giorno, hyungs. Tutto bene?" Chiedo, sorridendo.
Loro annuiscono e vedo Jin tirare fuori la mia camicia dal suo zaino. Gioisco internamente, felice.
"Grazie, grazie." Dico afferrandola e poggiandola sul mio avambraccio.
"La prossima volta, state più attenti." Esclama il ragazzo, gentilmente.
"Lui deve portare meno sfiga." Borbotta Yoongi, senza togliere lo sguardo dal suo cellulare.
Lo guardo infastidito.
"E quel braccialetto che hai ancora oggi? È mio se non sbaglio e non sembra ti abbia portato sfortuna." Dico vedendolo abbassarsi le maniche un secondo dopo. Lo guardo scioccato.
Mi guarda male per poi andarsene.
"Oh dio. Cos'era quello?" Domanda Namjoon seguendo Yoongi con lo sguardo.
Io ricambio l'occhiata dei due, alzando le spalle.
Mi viene in mente il programma televisivo in cui due celebrità devono fare un dibattito rap e faccio segno di fare cadere un microfono finto mormorando 'Mic Drop' perché questa volta ho vinto io.
1-1