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Hendrix
Non appena la porta si chiude, mi sforzo di non spingerla contro la parete e finire quello che abbiamo cominciato in auto. So che dovrei andare piano ma con lei mi sento come se non avessi più le ali tarpate, voglio prenderla e volare via.
Mi osserva con i capelli spettinati, le labbra gonfie e gli occhi lucidi, e mi chiedo come cazzo riuscirò a non toccarla.
«Resteremo qui a fissarci?» mi prende in giro.
«Possiamo farlo, altrimenti potrei spogliarti e scoparti.» Affondo le mani nelle tasche dei jeans, perché ho bisogno di qualcosa che mi fermi.
«Sembra promettente.» Comincia a venire verso di me mentre si mordicchia il labbro. Ha lo sguardo divertito ma il suo corpo è tentazione pura.
«Non farti strane idee,» la avverto, indietreggiando. «Ci andremo piano.»
Colpisco il
