Entrai in macchina. Tra qualche giorno credo che sarei tornata a 'lavoro', ma ora devo tornare da papà. Posai il mio zainetto sul sedile del passeggero come prima e subito dopo partii di nuovo, anche se sta volta per mia fortuna non c'era traffico. Tornai in ospedale e verso stanza di papà, ero nella reception dell'ospedale ogni passo che facevo, sentivo più ansia come se fosse successo qualcosa. Entrai nell'ascensore e ogni centimetro che mi avvicinavo sentivo quest'ansia crescere dentro. Finché avvicinandomi alla stanza di papà scoprii, purtroppo, di aver ragione. Mamma stava fuori a fissare la porta con le lacrime agli occhi. "Mamma, mamma che è successo?" dissi ma lei non mi rispondeva continuava singhiozzare scuotendo la testa. L'abbracciai ma non ebbe neanche la forza di stri

