Capitolo XIV-1

2009 Parole

Capitolo XIV La mattina dopo, alle nove, il servitore entrò portando su un vassoio una tazza di cioccolata e aprì le persiane. Steso sul fianco destro, con una mano sotto la guancia, Dorian dormiva tranquillissimo e sembrava un ragazzino stanco del gioco o dello studio. Il domestico dovette toccarlo sulla spalla due volte, prima che si svegliasse; e quando aprì gli occhi passò sulle sue labbra un vago sorriso, come se egli fosse stato perduto in un sogno delizioso. Invece non aveva sognato affatto; il suo sonno non era stato turbato da nessuna immagine né gradevole né penosa; ma la gioventù sorride senza nessun motivo, ed è questa una delle sue maggiori attrattive. Si girò e, appoggiandosi al gomito, cominciò a sorseggiare la cioccolata. Il mite sole di novembre riempiva la camera, il

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