Dovevo credergli? Potevo credergli. Decisamente Chamael sarebbe stato in grado, con le sue potenzialità, di diplomarsi e laurearsi ormai di me. Da piccolo era stato trasferito di due classi nel giro di tre mesi. Erano stati Sapphire e Stefan a fermare questa sua ascesa decidendo di fargli vivere un’infanzia normale con i suoi coetanei. Chamael soffriva per ogni volta che doveva cambiare classe, farlo significava cambiare amici e doversi fare accettare. Ma più cambiava classe, più le distanze si facevano sentire. Il fatto che un bambino di quattro anni stesse in classe con quelli di sei all’inizio poteva risultare normale. Ma crescendo i compagni di classe si erano allontanati. Avere quattro anni era un conto, averne poi dodici o quattordici in confronto ai quindicenni e sedicenni, era un
