XV-3

2110 Parole

Di nuovo silenzio. Non mi corico sul letto. Il sonno è sparito, ho solo ancora gli occhi di mio fratello davanti ai miei. Non sono riuscito a capirli. Mi alzo in piedi sul materasso e sbircio il cortile attraverso le fessure delle persiane chiuse. Lo vedo. Vedo mio fratello che cammina a rilento all’indietro guardando casa, assicurandosi che nessuna luce si accenda all’improvviso, poi si volta e scompare oltre il lauro. Mi siedo nella posizione di prima. Infilati nel letto, dormi e domani ti racconterò tutto. Non farò niente di tutto ciò. Non saprò mai spiegare quale forza mi spingerà ad agire in quel modo. Da come mi sentivo e da quello che provavo poteva essere l’eccitazione del fratello minore che invidia e vuole emulare tutti i gesti del maggiore. Ma c’era anche dell’altro. Alla

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