«Basta così, basta così, amici cari, sono tornato!»
Certe volte, qui sul materassino, riesco quasi ad appisolarmi; questa non è una di quelle volte.
Mi destano l’uscita dalla stanza dei ricordi e un’onda improvvisa, inaspettata, seguita a breve distanza da altre più attenuate.
È l’eco del mare, una delle tante, e nessuna si dilegua senza lasciare almeno un segno. Per la marea del pomeriggio non è orario, deve essere transitata una grande nave al largo, al di là del basso orizzonte dei bagnanti, e ora ne ho percepito il riflesso.
Cerco l’ombrellone della mia famiglia e vedo Stefania entrare in acqua, fra poco faremo insieme il primo giro degli scogli.
Sarò adeguato a questa limpidezza? Che ne farò di così tanta trasparenza?
Indosso di nuovo la maschera e mi infilo il vecchio boccaglio
