Il popolo taceva impaurito ma, ben presto, si formarono gli organismi a difesa dei diritti umani. Mamme, nonne e anche figli ruppero il silenzio e denunciarono il genocidio e il dramma dei desaparecidos. In un paese maschilista come l’Argentina, in piena dittatura militare furono le donne ad avere il coraggio di affrontare il governo e di andare a contestare in Plaza de Mayo. Marciavano dignitosamente con un foulard bianco con sopra scritto il nome del figlio o del familiare scomparso e lo fanno tutt’ora: ogni giovedì sono davanti al Palazzo del Governo. Non fu facile trovare i giornalisti e le autorità disposte ad ascoltarle perché ogni azione contro il governo veniva insabbiata, ma se oggi sono stati trovati tanti desaparecidos lo si deve a loro. Lola ha il cuore che le sfonda il petto

