21 Yulia "Allora, dicci, Yulia" dice Obenko, appoggiandosi sul tavolo. "Perché non hai preso quell’aereo?" Rimango in silenzio e cerco di fare piccoli respiri profondi. Inspiro, espiro. Più e più volte. È tutto quello che posso fare in questo momento. Tutto il resto è fuori dal mio controllo. Da qualche parte, là fuori, in agguato ai margini della mia coscienza, c’è il dolore del tradimento, il mostruoso dolore che mi distruggerebbe, se glielo permettessi, così mi concentro sulle cose più semplici, come il mio respiro e le luci fluorescenti sopra la testa. Ho le mani ammanettate dietro la schiena, e le mie caviglie sono legate ai polsi con una lunga catena. Indosso ancora il vestito con cui sono stata catturata, ma mi hanno tolto la parrucca, a un certo punto. Non so quando sia success

