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Lucas
Tat-tat-tat!
Il forte crepitio degli spari attraversa l’oscurità, facendomi riprendere i sensi. È come se il mio cervello stesse nuotando in una spessa nebbia viscosa.
Gemendo, mi giro sullo stomaco, quasi vomitando dal dolore al cranio. Dov’è Jackson? Che cos’è successo? Eravamo fuori di pattuglia e poi. . . Fanculo!
Ignorando la pulsazione nella testa, inizio a strisciare sulla sabbia, lontano dagli spari. Mi fa male tutto, con le particelle di sabbia che mi vanno negli occhi e mi riempiono i polmoni. Mi sento come se fossi fatto di sabbia, con la pelle pronta a dissolversi e a volar via, spinta dal duro vento pungente.
Altri spari, poi un grido sofferente.
La paura mi stringe il petto. "Jackson?"
"Sono stato colpito." La voce di Jackson è carica di terrore. "Oh, cazzo,
