A quel punto, si spostò più vicino a lui, compiendo il primo gesto riconoscibilmente affettuoso, avvicinò lo zaino e rovistò ancora dentro per estrarre una carpetta rigida. “In realtà” disse “ti avevo portato queste... Non so se ti piacciono. La prima è venuta abbastanza bene... ma la tua faccia non è un granché, mi dispiace...” Luca guardò incredulo la foto. Era un momento della gara che aveva stravinto. Lui era perfettamente a fuoco, mentre tutto il resto appariva come se il tempo di esposizione fosse stato di un istante troppo lungo per una scena in forte movimento: non sapeva come avesse fatto, ma Allyson era riuscita a trasmettere a quell’immagine un senso di velocità che non aveva mai visto... qualcosa che assomigliava ai quadri di Boccioni e al dinamismo dei Futuristi. La sua facci

