Capitolo XXVIII-2

1527 Parole

Da lungi scorsero Aramis melanconicamente appoggiato alla finestra di camera sua che, come sorella Anna guardava una nuvola di polvere all’orizzonte. “Olà! Eh! Aramis! che diavolo fate?” gridarono i due amici. “Ah! siete voi, D’Artagnan, siete voi, Athos?” disse il giovanotto “pensavo alla rapidità con cui se ne vanno i beni di questo mondo e il mio cavallo inglese che si allontanava e che è sparito or ora in un nuvolo di polvere, era per me un’immagine vivente della fragilità delle cose di questa terra. La vita stessa può riassumersi in tre parole: erat, est, fuit”. “E che cosa significa tutto ciò?” chiese D’Artagnan che cominciava a sospettare la verità. “Significa che ho concluso or ora un contratto da imbecille: sessanta luigi un cavallo che dal modo con cui fila, può fare al trott

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