Capitolo XXII Il ballo della “caccia al merlo” Il giorno dopo in tutta Parigi non si parlava che del ballo che gli scabini della città offrivano al Re e alla Regina, nel quale le Loro Maestà dovevano ballare il famoso ballo della “Caccia al Merlo”, che era quello preferito dal Re. Da otto giorni, infatti, si preparava ogni cosa al Palazzo di Città per questa solenne serata. Il falegname della Città aveva rizzato le impalcature sulle quali avrebbero preso posto le dame invitate; il droghiere della Città aveva ornato le sale di duecento candelabri con candele di cera bianca, lusso inaudito per quei tempi; infine erano stati ingaggiati venti violini ai quali era stata assegnata una paga doppia del solito, visto che, dice il rapporto, avrebbero dovuto suonare tutta la notte. Alle dieci de

