4. Appoggiata alla cassapanca della saletta d'ingresso, una stampella. Su la stampella, un cappello a cencio. La bussola, che metteva nel salotto, era chiusa, e nella penombra si soffondeva il color verde giallino della carta a scacchi applicata ai vetri. - Ma no, no, no: vi ho detto no; basta! - s'intese gridare di dentro, irosamente. La servetta, venuta ad aprire, restò a questo grido un po' perplessa se entrare in quel momento ad annunziare il nuovo visitatore. - Disturbo? - domandò, timidamente, Giustino. La servetta si strinse ne le spalle, poi si fece animo, picchiò sul vetro della bussola, aprì: - C'è un signore... - Boggiolo... - suggerì piano Giustino. - Ah, voi Boggiolo? Che piacere! Entrate, entrate, - esclamò Dora Barmis tendendo il capo e sforzandosi di comporre subito a un'a

