V. Il Cimitero dai cipressi alti e scuri e il basso muricciolo bianco di cinta, stava accucciato in un rispiano di monte, più in su dalle ultime case del paese. I morti riposavano in luogo più elevato dei vivi quasi a proteggerli, e misteriosamente confortarli. Per andare al Cimitero, bisognava salire a la Chiesa; attraversare il gruppo di case che le stavano intorno, passare dinanzi al palazzo Ferroni, poi, dopo un cento di passi di salita ripida, dinanzi alla casa di Cornelia, che era proprio là ove un ponticello di legno univa le due sponde del torrente. Per il sentiero e la campagna non si vedeva anima viva. L’aria diaccia gelava il fiato su le labbra. La neve adesso scendeva a gran fiocchi radi, che si posavano ammucchiandosi su la già caduta, con leggerezza di piuma. Maria, con i

